La Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e la storia della sua confraternita
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Vallemaio è un piccolo borgo della provincia di Frosinone, fortemente danneggiato dai bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale e premiato con la medaglia d’argento al valore civile
Vallemaio è un piccolo borgo di collina in provincia di Frosinone, posizionato su un poggio che si innalza su una conca, all’interno della Valle dei Santi, racchiuso tra i Monti Aurunci e le Mainarde. Il nome attuale è stato assegnato solo nel 1932, al posto di Vallefredda, per sottolineare il rigido clima del suo inverno. Un paese abitato sin dal Medioevo, edificata dai conti di Suio intorno all’anno 1000 dove passò sotto il controllo di Montecassino, per poi essere soggetta ad attacchi e conquisti, dal papato al feudo dipendente dai monaci cassinati, fino all’Unità d’Italia e il fenomeno del brigantaggio che fu molto diffuso nella zona.
Ma la storia di Vallemaio è purtroppo famosa per le vicende che la vedono coinvolta nella Seconda Guerra Mondiale in cui fu attraversata dalla linea Gustav che demarcava l’avanzata delle truppe tedesche da Nord e di quelle americane a Sud. Il Monte Maio fu scenario di accesi scontri dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 con la distruzione quasi totale del paese e molte vittime civili, tanto che i suoi abitanti hanno ricevuto la medaglia d’argento al valore civile.
Nonostante i danni ingenti, il centro conserva le sue antiche sembianze, dai ripidi vicoli ai resti delle mura e delle torri del ‘4oo, così come il trittico dell’altare maggiore e le Reggiolette, mattonelle decorate di forma esagonale allungata, conservate nella chiesa dell’Annunziata, la principale del paese, con il suo portale risalente alla metà del 1500. Un borgo incastonato in una leggera altura dove il tempo sembra essersi fermato.
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