A Viterbo è possibile vedere film immersi nelle acque delle terme | Roma.Com

A Viterbo è possibile vedere film immersi nelle acque delle terme

Torna per l’edizione 2024 “Cinema & Terme”, la manifestazione che si tiene nelle splendide terme dei Papi di Viterbo. Ogni sera la proiezione di un film in un contesto unico.

Una manifestazione molto apprezzata che torna in un luogo magico di Viterbo

Dopo il successo dello scorso anno, torna per l’ottava edizione Cinema & Terme, la manifestazione che si tiene presso le splendide Terme dei papi di Viterbo. Le proiezioni si terranno ogni venerdì dalle ore 21.15, con musica dal vivo nella mezz’ora precedente. Il biglietto d’ingresso si può acquistare la sera stessa dell’evento, tramite la biglietteria sita in loco e fino ad esaurimento posti, al prezzo di 18 euro per gli adulti e di 11 per i bambini sino ai 12 anni non compiuti.

Riccardo Milani è protagonista con tre commedie che fanno riflettere

Selezionate sono tre recenti pellicole dirette da Riccardo Milani. Si parte venerdì 20 settembre con Ma cosa ci dice il cervello. Nel cast Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Claudia Pandolfi e Vinicio Marchioni per una commedia morale all’italiana sul tema del mancato rispetto delle regole. Venerdì 27 è la volta di Corro da te, un remake del film francese di Dubosc e con la presenza di Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Pilar Fogliati e Michele Placido. Una commedia giocata sugli equivoci e che porterà il protagonista a rivedere i propri comportamenti e decidere di instaurare una relazione sentimentale seria dopo una vita di conquiste e incontri occasionali.

Il gran finale con l’ultimo fortunato film con protagonisti Virginia Raffaele e Antonio Albanese

Gran finale venerdì 4 ottobre con Un mondo a parte, ultima fortunata commedia di Milani e con protagonisti Virginia Raffaele e Antonio Albanese, in grado di analizzare la difficile situazione delle scuole di provincia con ironia ma anche un velo di malinconia. Una trama che rappresenta uno spaccato di attualità, dettata sia dal progressivo spopolamento dei centri di montagna e dei piccoli borghi, sia della sempre minore centralità della scuola nel sistema italiano.

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