A Ostia antica torna la festa della pizza e dello Street Food italiano | Roma.Com

A Ostia antica torna la festa della pizza e dello Street Food italiano

Per due settimane nella cittadina laziale spazio alla manifestazione che celebra la tradizionale culinaria del nostro Paese, unita a birra artigianale, giostre e tanto divertimento per tutte le età.

Un evento che celebra la cucina italiana e che torna dopo la fortunata prima edizione

Dopo il successo della prima edizione torna a Ostia Antica la Festa della Pizza e dello Street Food Village 2024, dal 10 al 21 luglio, con la domenica aperti anche a pranzo. Un evento che si tiene al centro sportivo Aldobrandini e che celebra la tradizione del cibo del nostro Paese, dalla scelta di pizze tonde di ogni tipo, fritti di carne e pesce, supplì, arancini, arrosticini, un camionicino adibito alla pasta all’amatriciana e quest’anno anche una novità con un banco esclusivamente dedicato ai prodotti Veg. Ad accompagnare un ricco menù di buon cibo Made in Italy tanta birra artigianale, proveniente dalla vicina cantina di Torrimpietra. Ogni sera musica e intrattenimento e per i più piccoli anche le giostre.

Lo sviluppo del centro di Ostia durante l’Impero romano

L’antica città di Ostia è stata fondata durante il IV secolo a.C. come accampamento militare, per poi divenire un importante centro commerciale grazie al porto che si sviluppa nel corso dell’età imperiale, raggiungendo ben 75.000 abitanti. Dopo un periodo di crisi la ripresa avviene durante il ‘300 come sede residenziale ed episcopale. La città antica è abbandonata quando papa Gregorio IV fortifica l’adiacente borgo che era nato per dare rifugio agli operai delle saline lungo la via Ostiense.

Gli sviluppi recenti che portano al borgo moderno

La cinta muraria e la basilica di Sant’Aurea furono realizzate nel corso del Quattrocento. La struttura mantenne la propria funzione difensiva fino al 1557, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere. Il castello, che era stato sede di dazio e dogana, perse la sua funzione e cadde in rovina e la torre venne usata come prigione. Nell’Ottocento i prigionieri furono utilizzati per lo scavo della città romana, con la rocca e il borgo che ebbero la definitiva ristrutturazione nel secolo scorso.

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