“Ciao còre”, un ironico tentativo di fermare i più capoccioni | Roma.Com

“Ciao còre”, un ironico tentativo di fermare i più capoccioni

Sai quando si dice a qualcuno “Ciao còre”? È un detto ironico, che mostra la propria intolleranza nei confronti di chi non vuole capire. È allo stesso tempo però anche piuttosto esasperato. 

Apparentemente dolce, ma in realtà ironica

“Ciao Còre” è un’espressione romana che in italiano si traduce in modo letterale in “Ciao cuore”. Apparentemente può sembrare quindi una frase dolce, romantica, ma che in realtà non ha nulla di tenero e non ha neppure a che vedere con l’amore.

È infatti ironica e in genere viene pronunciata con dei toni esasperati, liberatori. Piuttosto che parlare di cuore, arriva quindi “dar core”.

L’esasperazione nei confronti di una situazione fastidiosa

Metaforicamente “ciao còre”, corrisponde all’italiano “scordatelo” oppure al “come no” o ancora al “mi arrendo”, delle frasi che in genere si pronunciano quando una situazione è particolarmente irritante, snervante.

Solitamente infatti si dice per mettere fine a qualcosa di fastidioso, come per esempio una discussione oppure per arrendersi totalmente a questo, in modo esasperato, dato che sembra che l’altra persona non voglia capire.

Nulla a che vedere con il cuore, ma con il nervosismo!

Qualora si dovesse sentir pronunciare la frase “ciao còre”, bisogna quindi prendere atto del fatto che chi lo dice, è stressato, irritato, al limite della pazienza e si comporterà sempre più in modo cinico, qualora la situazione che lo disturba dovesse risolversi.

Per cui, questa frase ha tutt’altro a che vedere con il cuore e i sentimenti. Ha piuttosto a che fare con il nervosismo!

 

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