Intervista a Sara Zanier e Barbara Clara, protagoniste della nuova serie targata Roma.com “La Niña, la Pinta e” | Roma.Com

Intervista a Sara Zanier e Barbara Clara, protagoniste della nuova serie targata Roma.com “La Niña, la Pinta e”

La nina la pinta e...

A partire dal 1 agosto Roma.com lancerà una nuova sitcom podcast, “La Niña, la Pinta e” che avrà come protagoniste Sara Zanier e Barbara Clara. In occasione del lancio abbiamo voluto fargli qualche domanda.

Ciao e benvenute su Roma.com. Come state?

Sara Zanier: “Sto bene, sto bene, in estate sto sempre bene. Sto alla grande devo dire.”

Barbara Clara: “Ciao! Sono molto felice di essere su Roma.com, anche in questa veste da intervistata.”

Come mai avete deciso di chiamare questo progetto “La Niña, la Pinta e”?

Sara Zanier: “Io e Barbara cercavamo un titolo da dare a questo nostro progetto e ci siamo dette “Siccome parleremo con artisti, con persone che hanno un percorso di vita, che stanno affrontando delle cose, perché non fare questa metafora del viaggio?” Cosa meglio quindi della scoperta dell’America può essere un esempio per questa cosa. Tra l’altro ognuno di noi può essere la caravella. Barbara è la Niña, io la Pinta e l’ospite la terza caravella. Ci è piaciuta molto questa metafora che ci vede come delle barche in mezzo al mare, dove dobbiamo capire che direzione prendere. Tra l’altro ci è venuta in mente parlando con mia sorella, che ci ha fatto venire in mente questo titolo.”

Barbara Clara: “La Niña, la Pinta e” è un nome che fondamentalmente arriva dalla storia, da queste tre flotte che partirono con la speranza di trovare nuovi orizzonti, nuove frontiere, nuove terre. Proprio questo è anche un po’ il motore di forza di questa idea che nasce insieme a Sara Zanier. Il titolo in realtà è stata alla fine un’intuizione di lei e di sua sorella, che tra l’altro ogni tanto interviene nella parte sitcom del podcast. È stata quindi una sua intuizione. Volevamo fortemente fare qualcosa insieme io e Sara, quindi una mattina ci siamo messe li, ci siamo dette “dai facciamo qualcosa” e in effetti abbiamo un po’ studiato il mercato e abbiamo notato che ci sono una valanga di podcast, una marea. Per cui ho detto “buttiamoci su questo fronte e magari scopriamo delle cose interessanti”. Io poi ho sempre voluto fare un po’ la giornalista. Ho studiato scienze delle comunicazioni, ho anche lavorato in radio, quindi mi piace intervistare, curiosare informarmi. Le ho quindi detto “Buttiamoci in questo mondo del podcast, intervistiamo le persone che conosciamo, amici ecc, artisti e creiamo un bel contenuto”. Poi da lì nasce anche il momento delicato, quello di dargli un nome a questa idea. Sono usciti svariati nomi. Poi una mattina mi chiama e fa “Che dici de “La Niña, la Pinta e” e dico “Guarda è figa, hai ragione, è un po’ la nostra avventura!”. Ognuna di noi poi intraprende un viaggio, anche lo stesso ospite intraprende il suo viaggio che noi gli facciamo raccontare in qualche intervista. Quando c’è la possibilità abbiamo anche un diario di bordo durante il podcast e alla chiusura di ogni intervista facciamo scrivere all’ospite una parola che lo identifichi. “La Niña, la Pinta e” nasce così. Da questa voglia di intraprendere i viaggi, raccontare l’esperienza del viaggio, la meta o magari tante volte la delusione. Noi non vogliamo buttarla sul tragico, ma nella vita tu intraprendi un percorso per raggiungere i tuoi sogni ma trovi tantissimi ostacoli. Noi lo abbiamo un po’ edulcorato in questo modo.

Più che una sitcom, “La Niña, la Pinta e”, potrebbe essere considerato un podcast, sebbene si apra come una sitcom. Come mai questa avete deciso di strutturarla in questo modo?

Sara Zanier: “Non volevamo fare solo il podcast. Abbiamo provato in queste quattro puntate a mischiare le due cose e secondo me possiamo fare anche di meglio. È però un progetto sperimentale e ci siamo buttate a capofitto su questa cosa per provare a vedere come sarebbe riuscita. Adesso vedremo cosa succederà quando usciranno le puntate. Ci piace molto che la parte iniziale sia un po’ sitcom perché l’idea è quella di raccontare due ragazze che convivono e che affrontano la quotidianità. Invece quindi d’iniziare con il podcast, con l’intervista al personaggio abbiamo voluto fare un mini racconto di quello che ci è successo nella giornata, dei nostri pensieri su un determinato argomento, facendo qualcosa di simpatico per poi introdurre l’ospite. Ci è piaciuta molto questa cosa. Ci puntiamo molto.”

Barbara Clara: “Abbiamo aggiunto anche la nostra passione per la recitazione e in questo caso c’è sempre una piccola coda prima del podcast, dove io e Sara raccontiamo quella che è la quotidianità di due amiche che abitano in questo appartamento, anche se in chiave molto leggera, un po’ sitcom. Io penso che sia il primo format che sia una sitcom podcast, quindi speriamo funzioni. Noi ci crediamo tantissimo.”

Come è stato collaborare tra voi?

Sara Zanier: “Noi è una vita che ci diciamo che dobbiamo fare qualcosa insieme. Abbiamo lavorato a “Cento Vetrine” più di dieci anni fa e poi siamo rimaste sempre in contatto, siamo veramente molto legate. Appena riusciamo ci vediamo, ci sentiamo. Abbiamo sempre avuto questo pallino di fare qualcosa insieme che appartenesse un po’ al nostro mondo. Facciamo parte poi dello stesso mondo con delle caratteristiche diverse. Lei fa poi delle serate, è più spumeggiante, è una bomba a orologeria. Io sono più tranquilla, pacata, sono la parte più razionale. Siamo diverse in questo senso ma volevamo fare un progetto che fosse nostro e ci è venuto in mente questa cosa. Volevamo fare qualcosa di nostro, da affiancare al lavoro che già abbiamo, su cui poter investire le nostre energie in maniera indipendente, scegliendo cosa fare, cosa dire, quali persone invitare, senza dover essere legate a delle grandi produzioni. L’idea quindi ci ha entusiasmato tanto. Abbiamo pensato quindi a una cosa leggera, che ci impegni, ma non troppo e quindi abbiamo pensato al podcast che sta andando molto. Al podcast però abbiamo aggiunto l’aspetto teatrale, cinematografico, sitcom. Abbiamo fatto un sitcom podcast.”

Barbara Clara: “Credo che Sara sia una delle benedizioni che mi ha lasciato in eredità “Cento Vetrine”, perché lei è stata una compagna di lavoro sul set, poi abbiamo avuto modo di coltivare questa conoscenza che è diventata poi una fortissima amicizia. Ci vogliamo un sacco di bene e nei momenti di difficoltà o come di creatività e voglia di fare, come questi, ci troviamo sempre. Poi io ho una stima incredibile perché lei è mamma, cosa che io non sono ancora e la vedo proprio come si dà tantissimo al fatto di crescere una creatura e lo fa con una tale passione e dedizione che per me è un esempio lei, un esempio di una donna della mia età, che continua a nutrire la passione per i suoi sogni. Per me è forte lei. Ho un’ammirazione pazzesca. Le voglio un gran bene. In questo progetto abbiamo poi capito che io e lei siamo un complemento. Io sono quella più impulsiva, selvaggia, molto di pancia, lei invece è la parte che amo e che io non ho, quella più equilibrata. Lei mi porta in carreggiata. Se non ci fosse lei credo che questo progetto non sarebbe andato avanti. Lo ammetto con tutta la sincerità.”

Cosa deve aspettarsi uno spettatore vedendo “La Niña, la Pinta e”?

Sara Zanier: “Spero che siano 40 minuti si leggerezza e curiosità. Deve aspettarsi proprio una chiacchiera da salotto, dato che proprio il salotto, il divano è l’ambiente principale. È come se entrasse nella casa di un amico e andasse lì per cenare e poi s’instaura un dibattito, un dialogo con gli ospiti come spesso accade. Deve aspettarsi un affrontare delle tematiche che sono importanti in maniera soprattutto leggera, ma non superficiale.”

Barbara Clara: “Devo dire la verità. Per noi credo sia anche una novità. Questo prodotto andrà sul web e il web è un mercato tanto labile. Non è poi così tanto matematico. Noi in realtà portiamo un contenuto che vuole essere un po’ informativo, ma al contempo anche d’intrattenimento, perché tocchiamo degli argomenti con delle persone anche che magari hanno una leggerezza, perché le portiamo noi a essere leggere. Vogliamo soltanto bussare a questa porta enorme e infinita che è il web dove troviamo tantissimi contenuti dove magari qualunque persona ha il diritto di dire qualcosa. In questo caso vogliamo soltanto portare delle tematiche affrontate con leggerezza e con il sorriso. Vogliamo soltanto cercare di essere anche noi parte di questa onda, cercando di fare sì che sia sempre positiva, dove tu possa trovare anche cose non solo che facciano ridere, ma che dicano anche una certa verità. Noi vogliamo farlo con eleganza portando la nostra essenza.”

Quanta Roma c’è in “La Niña, la Pinta e”?

Sara Zanier: “Rivedendomi nelle puntate, che tra l’altro sono state girate a Roma, mi sono accorta che mi sono lasciata un po’ andare al romano. Sono di Latina quindi quando sono a Roma ho la tendenza a lasciarmi andare. C’è molta Roma. Le fondamenta sono romane ma c’è anche tanto altro.”

Barbara Clara: “Parto dal dire che nutro un forte amore per Roma anche se purtroppo non sono riuscita molto ad averla costantemente nella mia vita. È sempre stato un mio sogno trasferirmi a Roma e l’ho sempre vista così affascinante, così maleducatamente necessaria per me, perché ricorda molto il mio paese. Io sono venezuelana quindi lei ha tanto fascino, tanta arte, tanta voglia di essere scoperta, anche se purtroppo ci sono anche difficoltà nella scelta di vivere in una città così grande e popolata. Per me è sempre stata un chiodino, non sono mai riuscita a stare lì, a stabilizzarmi lì in maniera proprio per bene, perché la vita purtroppo mi ha portato su varie situazioni e mi ha sempre allontanato da Roma. Però in un certo qual modo l’ho trovato divino, un segnale divino il momento in cui Roma.com ha mostrato interesse in questo progetto, ha teso la mano e ha deciso di produrlo. Per noi è stato un segnale. “Vedi in qualche modo Roma mi coccola anche da lontano” mi sono detta. Penso che anche nello sviluppo di questo progetto ci sia un po’ di Roma e di tutte le regioni italiane. Abbiamo degli ospiti che vengono da Roma, viene anche registrata in un’abitazione romana. Si respirerà quindi l’energia romana in questo progetto.”

Grazie per aver risposto alle nostre domande! E che quanta più gente possa vedere “La Niña la Pinta e”!

Sara Zanier: “Grazie a voi!!”

Barbara Clara: “Grazie a voi!!”

Appuntamento a domani su Roma.com per il primo episodio!

 

 

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