Keith Haring, in mostra il ricordo della sua presenza a Roma 40 anni fa | Roma.Com

Keith Haring, in mostra il ricordo della sua presenza a Roma 40 anni fa

La Galleria d’Arte Moderna ricorda le opere che Keith Haring realizzò durante la mostra che tenne 40 anni fa al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con immagini ed oggetti mai esposti fino ad oggi.

L’omaggio a uno degli street artist più famosi

La Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita fino al 3 novembre la mostra Keith Haring – Deleted. Protagonista è l’artista americano con la raccolta di immagini e di testimonianze riguardo a due opere che ha realizzato a Roma e che rivivono negli scatti di 40 anni fa da parte di Stefano Fontebasso De Martino. Era il settembre del 1984, infatti, quando lo street artist realizzò, in occasione della mostra che si tenne al Palazzo delle Esposizioni della Capitale, un lungo graffito di colore fucsia sulla parete laterale del palazzo stesso con molte delle sue iconografie più ricorrenti, dall’uomo in rivolta alla gioia di vivere.

Le info sulla mostra e i suoi contenuti inediti

Qualche giorno dopo Hering intervenne pure sulle pareti trasparenti del Ponte Pietro Nenni e di queste due opere si sono perse le tracce, motivo per cui che queste foto rappresentano una testimonianza importante, così come oggetti e disegni, mai esposti prima, che l’artista firmò per il pubblico presente durante quella visita italiana, oltre alle tavole tavole originali della grafic novel che Marco Petrella sta realizzando appositamente per la mostra e che ripercorre la storia della presenza di Haring a Roma. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18.30, con il biglietto dal costo di 10 euro.

L’arte di Haring, ciò che lo ha reso iconico

Le opere di Haring sono popolate da personaggi stilizzati e bidimensionali di vario tipo, da persone a oggetti, con colori vividi e accattivanti che rimandano alla grafica pubblicitaria,  l’adozione di una spessa linea di contorno ridotta all’essenziale che circoscrive le figure, attraverso le quali lancia messaggi attuali, dal capitalismo al razzismo, ad altri universali come la gioia e l’amore. A sorprendere sono anche i luoghi in cui si trovano i suoi lavori, sfruttando ogni elemento che avesse a disposizione, dalle carrozzerie di automobili alla plastica recuperata dagli scarti fino ai capi di abbigliamento.

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