La Chiesa di Sant'Angelo in Peschiera e le sue numerose opere | Roma.Com

La Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera e le sue numerose opere

Sei mai entrato nella Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera? Si trova nel rione Sant’Angelo e al suo interno ospita dipinti di grande valore, sia nelle sue navate che nelle cappelle interne. Ma conosci tutte le curiosità su questa chiesa? Scopriamo questi tesori artistici.

La Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera e l’origine del nome

La Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera porta questo nome perché si trova nel rione omonimo nelle cui vicinanze si teneva il mercato del pesce. La sua costruzione è datata VIII secolo e non ha una vera e propria facciata ma un muro in mattoncini con al centro il portone e tre colonne corinzie. Gli interni sono divisi in tre navate e presenta un numero cospicuo di opere di rara bellezza che rendono obbligatoria la visita. La volta della cappella è affrescata con Storie di Sant’Andrea, opera di Innocenzo Tacconi datate inizio del ‘600.

La Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera e i dipinti di notevole valore

La navata di destra, divisa in tre campate, ospita l’altare di San Giuseppe con un paliotto i marmi policromi e la statua lignea dipinta del santo col Bambino, il monumento dedicato all’astronomo e matematico Giacomo Richebeach, l’altare del Crocifisso con un tabernacolo barocco in stucco che ospita dipinti a finto marmo e due statue in gesso dipinto della Madonna e di San Giovanni Evangelista. Sulla parete destra dell’ultima campata della navata di sinistra si trova l’affresco della Madonna col Bambino e Angeli, opera del pittore Benozzo Gozzoli della metà del ‘400. Il prezioso dipinto è stato inserito all’interno di una cornice lignea.

La Chiesa di Sant’Angelo in Peschiera, l’abside e l’altare maggiore

L’abside che vediamo oggi non è quella originale, ma frutto dei restauri di Pio IX, è costituita da un profondo arco con volta a botte e da una conca con il catino dipinto a finti cassettoni blu bordati d’oro. Qua si trovano due grandi pale che raffigurano altrettante storie relative alla vita di San Francesco Caracciolo. L’altare maggiore della chiesa custodisce al di sotto un sarcofago paleocristiano contenente le reliquie di San Ciro di Alessandria.

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